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Appartamento Salario 

Tipo: appartamento

Luogo: Roma

Dimensioni : 75 mq

Cliente:  privato

Anno: 2011 

L’appartamento sul quale si è intervenuti è ubicato nel quartiere Salario ed è prospiciente il giardino pubblico di Villa Ada. Esso è frutto del frazionamento di un’unità immobiliare maggiore, di circa 200 mq di superfice. La sua attuale consistenza è di circa 70 mq e la ristrutturazione è stata pensata per le esigenze di una coppia di giovani. Le scelte progettuali e il pessimo stato dei luoghi hanno contribuito alla decisione di demolire completamente l’esistente e di ricostruire il tutto in chiave tecnico-linguistica moderna, cercando di creare una soluzione al tempo stesso di qualità ma con il minimo della spesa. Sono stati tenuti presenti, soprattutto, i seguenti aspetti: distributivo, tecnico-impiantistico, architettonico.

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1) Aspetto distributivo: punti di partenza della progettazione distributiva è stato quello di prediligere l’ampio soggiorno con l’affaccio immerso nel verde di Villa Ada. Si è ipotizzato infatti che la luminosa zona giorno diventasse il luogo dove si dovesse svolgere la maggior parte delle attività; per esempio, mangiare, leggere, vedere dei film e soprattutto accogliere molte persone. E’ stato quindi importante creare gli altri vani come bagno cucina e camera da letto in una zona circoscritta, evitando il più possibile di levare spazio alla grande zona giorno. Si è scelto di posizionare la camera da letto nella zona più buia, ma anche la più silenziosa, prediligendo per questo ambiente l’attività del riposo. Il bagno, essendo l’unico, è stato posto al centro per essere fruibile da ogni punto dell’appartamento, ma anche in stretta dipendenza con la camera da letto. La cucina avendo due accessi, uno nel disimpegno di servizio e l’altro nella zona giorno, è stata pensata come locale servente e connettivo di tutti gli ambienti. Infine due pareti scorrevoli rivestite in pietra, una tra l’ingresso e il disimpegno della zona notte, l’altra tra la cucina e la zona giorno, schermano completamente gli ambienti di servizio.

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2) Aspetto tecnico-impiantistico: L’impianto idraulico sanitario, avendo ridistribuito gli spazi, è stato fatto ex novo, con la maggior parte delle tubazioni integrate nel massetto, per permettere il più possibile l’uso e l’attrezzabilità delle pareti. Riguardo l’impianto termico, si è cercato, per quanto possibile, di passare le tubazioni sotto i pavimenti in gres, per cercare di ridurre al massimo le dispersioni. Ed è stata effettuata anche la predisposizione per un eventuale allaccio autonomo dell’impianto. Per quanto riguarda la climatizzazione si è scelto un impianto canalizzato integrato nel controsoffitto, ispezionabile per la periodica pulizia dei filtri e la manutenzione ordinaria delle macchine. L’impianto elettrico è del tipo domotico.

Le automazioni principali sono:

a) Il sistema di allarme volumetrico e perimetrale;

b) la filodiffusione in tutti i vani con la possibilità di scelta tra quattro sorgenti musicali, tra le quali la radio e l’ipod;

c) la gestione elettrica di tutte le tapparelle;

d) Il sensore gas metano collegato a una elettrovalvola di chiusura;

e) il controllo e gestione del consumo elettrico per gli elettrodomestici e la climatizzazione;

f) il controllo del clima con le relative programmazioni ; g) la gestione degli eventi e degli scenari (**).

Tutto il complesso degli impianti è stato collegato ad un trasmettitore GSM, che permette il controllo di ogni singolo apparato e di ogni automazione tramite un semplice telefono cellulare o uno smartphone. Nella sostituzione degli infissi, il dimensionamento del “pacchetto” vetro e del profilo è stato fondamentale per soddisfare i requisiti di benessere termico e acustico. Inoltre, per mantenere uno standard alto di questi ultimi, e ponendo attenzione anche all’economicità, si è scelto di utilizzare profili in PVC. Lo stesso materiale è stato utilizzato anche per le persiane avvolgibili.

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3) Aspetto architettonico: L’aspetto architettonico è stato tenuto presente con attenzione e in modo differente in riferimento alle varie zone della casa.

Ingresso: l’illuminazione, in questo ambiente, è stata fondamentale per risolvere i problemi relativi ad alcuni “angoli” particolarmente bui, le luci verticali hanno la funzione di marca percorso, una di queste si trova in corrispondenza del disimpegno della camera da letto, la seconda all’ingresso della zona giorno.

Zona notte - La caratteristica della camera da letto è la doccia con cromoterapia, fruibile sia come area benessere che come secondo spazio nel quale curare l’igiene della persona e prepararsi. Con l’utilizzo della pietra naturale per il rivestimento e il piatto doccia si è cercato di trasformare questa doccia da strumento della vita quotidiana a oggetto architettonico per avvicinare quanto più possibile nella composizione l’ossimoro doccia-letto. L’armadio, invece, con le sue ante scorrevoli bianche si propone di mimetizzarsi e nascondersi nella parete.

Bagno - Ha come sua particolarità un pilastro, che non potendo essere rimosso è stato trasformato in un elemento di riferimento progettuale; gli spazi infatti vengono scanditi da questo pilastro che divide l’area doccia bagno dal lavabo e dai sanitari. I rivestimenti sono presenti solo sulle pareti della vasca, volendo ancora di più sottolineare questo aspetto. Il resto del bagno è trattato con una particolare vernice paragonabile al gres.

Cucina - Pensata per essere anche un locale di passaggio, per permettere ciò senza rinunciare alla funzionalità si è optato per due banconi rettilinei molto spaziosi, limitando a un fronte i pensili, sia per non levare luce e spazio visivo, sia per rendere più gradevole la visuale della cucina dal soggiorno, i colori scelti, infatti, sono neutri e a contrasto anche per sottolineare il percorso.

Zona giorno - Nel soggiorno il controsoffitto a quote diverse è stato pensato per suddividere lo spazio e per dare importanza al grande infisso con l’affaccio nel verde, di fatto si è già dall’ingresso proiettati verso la zona giorno. La parete scorrevole, che chiude la cucina, è stata pensata, quando aperta, posizionata al centro del tavolo per diventare un chiaro elemento di effetto architettonico (quadro). Anche gli accorgimenti tecnici, come a esempio l’integrazione degli impianti nel massetto e nel controsoffitto, hanno permesso di ridurre i tempi di produzione e quindi anche la spesa. 

Un aspetto importante è stato rappresentato dalle forniture in quanto è stata fatta particolare attenzione a tre aspetti importanti quali la qualità, la resa estetica e l’economicità. La cucina ne è stato l’esempio più evidente essendo stata assemblata in ogni suo aspetto con prodotti acquistati separatamente, scavalcando il rivenditore che ha fornito solo i mobili. Non ci sono stati particolari problemi legati ai tecnici, alle maestranze, ai fornitori in quanto con un’attenta pianificazione, direzione e gestione del “cantiere” si possono sempre ottenere buoni risultati e con un notevole risparmio di risorse economiche e di personale.

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Credit: Architetti DO - GT

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